Perché scegliere la SSST? Risponde Samuele, II anno - Scienze Politiche e Sociali
Samuele Giatti, 20 anni
II anno, Scienze Politiche e Sociali
"Grazie alla Scuola ho trovato soprattutto un confronto estremamente positivo con persone dalle provenienze e dalle sensibilità più diverse. Un valore aggiunto incredibile che permette di aprire gli occhi e osservare una stessa tematica da punti di vista estremamente diversi. Questo secondo me è il vero spirito della Scuola, una grande comunità dove crescere, ogni giorno. Dal punto di vista lavorativo trovo che queste qualità siano preziosissime per chi – come me – punta ad una carriera nel settore dell’informazione. Un giornalista che ha una conoscenza a 360° ed è aperto continuamente a nuove prospettive è una risorsa importante per un giornalismo la cui qualità è ogni giorno sotto i riflettori e non in senso positivo".
Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a frequentare/scegliere la Scuola?
Ho scoperto dell’esistenza della Scuola all’ultimo anno di liceo scientifico, in un momento in cui ho realizzato che avrei voluto dedicare molto più tempo all’approfondimento delle materie della sfera umanistica, qualcosa che per antonomasia non è vocazione di un liceo scientifico. Per il mio futuro volevo qualcosa che non mi limitasse ad un solo campo di studi, ma che mi aprisse a molteplici possibilità per sviluppare una conoscenza a 360 gradi del mondo che mi circonda. Così mi sono avvicinato alla SSST e ho partecipato al concorso. A distanza di un anno posso dire di aver fatto probabilmente una delle scelte migliori della mia vita.
Usufruisci del posto in collegio?
Se sì, che vantaggi ne trai (non solo in termini economici)
Sì, usufruisco del posto in convenzione con il Collegio Einaudi. Trovo che la possibilità di vivere in una città diversa dalla propria, oltretutto in una location estremamente centrale, sia una grandissima opportunità per iniziare a costruire la propria vita futura. A Torino ho conosciuto persone diverse, ognuna con la propria storia da raccontare, frequento diverse associazioni e realtà, ho potuto dare libero sfogo ai miei progetti. Qualcosa che non sarebbe mai accaduto senza la certezza di una “casa” accogliente su cui contare.
Quale valore aggiunto ti dà frequentare la Scuola?
Che cosa ti aspetti, anche dal punto vista delle opportunità lavorative?
Grazie alla Scuola non solo ho avuto modo di avvicinarmi a realtà anche molto distanti dal mio corso di studio, ma ho trovato soprattutto un confronto estremamente positivo con persone dalle provenienze e dalle sensibilità più diverse. Un valore aggiunto incredibile che permette di aprire gli occhi e osservare una stessa tematica da punti di vista estremamente diversi. Questo secondo me è il vero spirito della Scuola, una grande comunità dove crescere, ogni giorno.
Dal punto di vista lavorativo trovo che queste qualità siano preziosissime per chi – come me – punta ad una carriera nel settore dell’informazione. Un giornalista che ha una conoscenza a 360° ed è aperto continuamente a nuove prospettive è una risorsa importante per un giornalismo la cui qualità è ogni giorno sotto i riflettori e non in senso positivo.
Che cosa ti insegna/ti ha insegnato la Scuola?
La Scuola mi ha insegnato che il mondo non è solo bianco o nero, zero o uno, ma un insieme di possibilità e sfaccettature diverse. Mi ha insegnato ad analizzare i problemi da più prospettive per trovare la strategia migliore per risolverli. Mi ha insegnato a riconoscere i miei limiti e le mie potenzialità. Mi ha dimostrato che con il giusto impegno e la giusta dedizione nessun obiettivo è irraggiungibile.
Hai partecipato ad Erasmus, ad esperienze extracurriculari, progetti interni ed esterni alla scuola? Racconta brevemente la tua esperienza.
Non ho ancora partecipato al programma Erasmus, anche se è sicuramente un’esperienza che vorrò intraprendere prima della fine del mio percorso di studi. Al di fuori della Scuola ho potuto portare la mia esperienza e le mie conoscenze, mettendole anche a disposizione degli altri. Sono segretario della sezione di Torino della Gioventù Federalista Europea, presidente di un Interact Club e sto completando le pratiche per l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.