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Ferdinando Rossi

Fotografia del professore Ferdinando RossiSin dalla sua costituzione nel 2009 il prof. Ferdinando Rossi ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente della Scuola, incaricato da entrambi i Rettori in carica all'epoca, il prof. Pelizzetti e successivamente il prof. Ajani.

La SSST raccontata dal prof. Rossi - Intervista realizzata dalla redazione di Futura [guarda il video]


Il prof. Rossi, scomparso il 24 gennaio 2014 all'età di 53 anni, incarnava e rappresentava i valori della Scuola e ne era il motore propulsivo, credendo fermamente nel lavoro di squadra e valorizzando e motivando l’apporto di tutti, docenti e personale amministrativo, a favore di una vitale formazione di eccellenza in cui poneva come elemento centrale gli studenti,  rappresentanza reale e concreta di un futuro migliore  per il paese.

È apparso perciò naturale per l’Università di Torino accogliere la proposta nata dagli studenti di intitolare la SSST al prof. Ferdinando Rossi, a testimonianza del ricordo che egli ha lasciato.

 

Ferdinando Rossi ha ricoperto numerosi e importanti incarichi accademici: Preside della Facoltà di Psicologia, Direttore del CentroFotografia in bianco e nero di Ferdinando Rossi Interdipartimentale di Studi Avanzati in Neuroscienze (NIT) e, dal 2012, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini". Pochi mesi prima della sua scomparsa è stato nominato Vice-Rettore per la ricerca scientifica, con delega per la Ricerca di base, dal Rettore Gianmaria Ajani.

Dal 2009 ha ricoperto la carica di Direttore Scientifico della Fondazione Cavalieri Ottolenghi, dirigendo il NICO Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi fin dalla sua inaugurazione nel 2010 e lavorando con determinazione e passione per farne un centro di aggregazione delle Neuroscienze torinesi.

I suoi studi sullo sviluppo del cervelletto e la riparazione del cervello - iniziati negli anni '80 sotto la guida dei Professori Filogamo e Strata, e proseguiti a Parigi con il Prof. Sotelo - ne hanno fatto un ricercatore di riconosciuta fama internazionale.
Le sue pubblicazioni rappresentano contributi fondamentali per lo studio di: a) Meccanismi della specificazione dei progenitori neurali nello sviluppo del sistema nervoso; b) Cellule staminali, trapianti neurali e terapie di sostituzione cellulare nel sistema nervoso; c) Rigenerazione assonale e plasticità strutturale nel sistema nervoso centrale; d) Meccanismi intriseci ed estrinseci nel controllo della crescita neuritica nello sviluppo e della plasticità strutturale e riparativa nel sistema nervoso adulto.

A riprova della sua statura internazionale, ricordiamo che ha rivestito le cariche di Presidente della "Society for Research on the Cerebellum" e di Coordinatore del NENS Committee della Federation of European Neuroscience Societies (FENS).
Sempre a testimonianza della sua importanza nella comunità scientifica internazionale, in occasione dell'ultimo simposio europeo di neuroscienze - il FENS FORUM of NEUROSCIENCE svoltosi a Milano a luglio 2014 - i colleghi gli hanno reso omaggio con un Simposio dedicato all'impatto dei sui studi sullo sviluppo del cervelletto, evento che ha visto la partecipazione di oltre 200 ricercatori da tutta Europa.

Qui di seguito uno stralcio della motivazione con cui il Senato Accademico e il Comitato scientifico della Scuola di Studi Superiori hannoFotografia dell'aula della Cavallerizza reale deciso di intitolare la Scuola al Prof. Ferdinando Rossi:

La straordinaria partecipazione da parte di tutta la comunità accademica e della cittadinanza al cordoglio per la perdita del Prof. Ferdinando Rossi, le dichiarazioni degli studenti e dei colleghi di tutto il mondo - raccolte nel libro di condoglianze che l’Ateneo ha aperto nel nome di Ferdinando Rossi - riflettono le straordinarie qualità umane e scientifiche del prof. Rossi. Desideriamo esprimere la profonda gratitudine di tutti coloro che negli anni beneficeranno dell’opera condotta con profonda intelligenza, con straordinaria energia e con ineguagliabile calore umano e passione dal prof. Rossi per promuovere l’attività della Scuola di Studi Superiori.

È importante ricordare il progetto scientifico che Ferdinando Rossi aveva sviluppato insieme ai componenti del Comitato e del corpo docente della Scuola per dare ad essa una missione ben riconoscibile. Ferdinando Rossi riteneva che la Scuola avrebbe dovuto formare laureati in possesso di un sapere non limitato a specifiche competenze disciplinari, sia pure coltivate a livelli di eccellenza, bensì aperto a una vera conoscenza trasversale e integrata dei vari i campi del sapere. Una conoscenza necessaria per affrontare in modo consapevole i complessi processi di cambiamento che investono il mondo attuale.” 

 

Ultimo aggiornamento: 11/06/2021 15:39
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