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Perché iscriversi alla SSST? Risponde Martina, laureata in Scienze agrarie nel 2016

Pubblicato: Domenica 16 febbraio 2020
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Martina Pisciali, 28 anni
Laureata in Scienze agrarie nel 2016

Occupazione attuale: storytellers performativa, organizzatrice di eventi e rassegne, insegnante di teatro alle scuole elementari

"La Scuola mi ha aiutato a sviluppare il mio pensiero critico, ha incrementato considerevolmente le mie conoscenze storiche, soprattutto riguardanti l'Europa del secondo Novecento, mi ha introdotto alle scienze politiche e, più in generale, mi ha insegnato ad approcciarmi ad un tema/problema da più punti di vista, con lo sguardo di discipline diverse. Non da ultimo mi ha permesso, come studente di una facoltà prettamente tecnico-scientifica, di mantenere le mie capacità di scrittura, analisi del testo, esposizione".

 

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a frequentare la Scuola?
La motivazione principale è stata che la Scuola era l'unica possibilità, per me, per poter studiare fuori dalla mia città di origine, grazie alla borsa di studio e all'alloggio garantito agli allievi.
In secondo luogo consideravo importante non abbandonare il lato umanistico della mia formazione - che era per me altrettanto interessante del lato scientifico, se non di più - cosa che sarebbe accaduta limitandomi a frequentare soltanto i corsi di agraria.

Hai usufruito del posto in collegio? Se sì, che vantaggi ne hai avuto
Come anticipato sopra, il posto in collegio è stato per me fondamentale per poter studiare a Torino. Ho usufruito del posto in collegio per cinque anni, apprezzando la possibilità di conoscere ragazzi delle altre regioni d'Italia e studenti del Politecnico, nonché l'avere il mio spazio personale per studiare. Ho apprezzato e utilizzato moltissimo la biblioteca della sezione in Via Maria Vittoria del Collegio Einaudi, dove ho abitato per i primi tre anni, per trovare libri e fumetti da leggere nel tempo libero, rilassandomi dallo studio. Ho approfittato dei biglietti gratuiti per il Teatro Stabile e per l'Opera (che non mi sarei mai permessa altrimenti) più volte. Ho seguito molti degli incontri/conferenze/interviste che il collegio Einaudi organizza con personalità della cultura e della società. Un altro vantaggio del posto in collegio è che risparmia allo studente la preoccupazione di dover trovare casa.

Quale valore aggiunto ti ha dato aver frequentato la Scuola, in termini di formazione e dal punto di vista delle opportunità lavorative?
La Scuola permette di portare avanti, come al liceo ma in modo più approfondito, variegato e collegando tra loro i vari corsi, una formazione ampia. Più che competenze – comunque acquisite – direi che frequentare la Scuola coltiva una forma mentis importante. Studiare così tante discipline diverse evidenzia i collegamenti tra le stesse, la necessità di avere specialisti in più settori per portare avanti qualunque progetto di alto livello, nonché restituisce l'importanza di una visione più ampia della ricerca. Questa forma mentis educata alla multidiscilpinarietà mi sembra il valore aggiunto più importante che la scuola può offrire.

Che cosa ti ha insegnato la Scuola?
La Scuola mi ha aiutato a sviluppare il mio pensiero critico, ha incrementato considerevolmente le mie conoscenze storiche, soprattutto riguardanti l'Europa del secondo Novecento, mi ha introdotto alle scienze politiche e, più in generale, mi ha insegnato ad approcciarmi ad un tema/problema da più punti di vista, con lo sguardo di discipline diverse. Non da ultimo mi ha permesso, come studente di una facoltà prettamente tecnico-scientifica, di mantenere le mie capacità di scrittura, analisi del testo, esposizione.

Ultimo aggiornamento: 16/02/2020 15:49
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