Scuola di Studi Superiori "Ferdinando Rossi" dell'Università degli Studi di Torino - SSST

Giovedì 22 aprile 2021 | ore 17:00 – 19:00
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UNA GEOPOLITICA DEL MEDIO ORIENTE  

Manlio Graziano
Sciences Po, Sorbona e Geneva Institute of Geopolitical Studies

L’analisi geopolitica di una determinata regione impone di andare alla ricerca delle radici storiche, geografiche, politiche, economiche e culturali della situazione presente. Nel caso del Medio Oriente, le radici sono talmente numerose che è impossibile anche soltanto enumerarle nel corso di un solo incontro.
Se ci si focalizza però sulle radici più recenti, allora si può affermare che la storia del Medio Oriente cominci con la scoperta del petrolio a Bassora, che infiamma la competizione internazionale per la regione, in una fase di avanzato stato di decadimento dell’Impero ottomano. L’arrivo delle potenze europee, alimentato dalla sete dell’oro nero ma anche dalle loro rivalità pregresse, si è combinato con le numerose eterogeneità locali (etniche, religiose, economiche e sociali) e le ha sfruttate, dando luogo a una miscela che non ha ancora finito di esplodere ai nostri giorni.
L’arrivo della superpotenza americana e il rientro in gioco dei russi dopo la Seconda Guerra mondiale hanno reso la situazione ancora più intricata e violenta. Oggi, nel contesto del declino relativo degli Stati Uniti, si è aperta la fase in cui ciascuna potenza – piccola, media e grande – cerca di smuovere gli equilibri in proprio favore, senza rinunciare a nessuna arma pur di raggiungere i propri scopi.

Manlio Graziano insegna geopolitica e geopolitica delle religioni a Sciences Po, alla Sorbona e al Geneva Institute of  Geopolitical Studies. Tra le sue esperienze didattiche, l’American Graduate School in Paris, la Haute École de Commerce, SKEMA Business School (campus di Suzhou, Parigi e Sophia-Antipolis),  l’École Supérieure de Relations internationales (Lione), la Sapienza (Roma) e la Stony Brooke University (NY).
Collabora con il Corriere della Sera, Limes, Il Mulino e Gnosis.
Tra i suoi libri più recenti Geopolitics of International Relations in the 21^st Century (in inglese e francese, 2020), Geopolitica. Orientarsi nel grande disordine internazionale (Il Mulino, 2019) e L’isola al centro del mondo: una geopolitica degli Stati Uniti (Il Mulino, 2018). Inoltre What is a Border? (Stanford University Press, 2018) e Holy Wars and Holy Alliance: The Return of Religion to the Global Political Stage (Columbia University Press, 2017). Di prossima pubblicazione, The Geopolitics  of  Fear: How Fear Steers International Politics.