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EVENTO RIMANDATO - 10/3 Le Modificazioni dei Genitali Femminili

Pubblicato: Giovedì 30 gennaio 2020
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CONFERENZA RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI

Università di Torino
Martedì 10 marzo 2020 - ore 14:00
Sala Lauree Blu - Campus Luigi Einaudi | Lungo Dora Siena 100 - Torino

LE MODIFICAZIONI DEI GENITALI FEMMINILI
Dalla salute ai diritti umani passando per l’antropologia critica

Michela Fusaschi, Università di Roma Tre
Discussant: Alessandra Algostino, Università di Torino

Il tema/problema delle cosiddette Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) divenne di dominio pubblico in Italia solo verso la fine degli anni Novanta e questo per almeno tre motivi: uno storico, connesso ad un silenzio su un passato coloniale diverso rispetto ad altri Paesi europei; uno di situazione, ovvero un ritardo culturale strutturale nell’affrontare temi che riguardano la diversità e, nel caso specifico, le trasformazioni sociali legate alle migrazioni; un terzo, che si può chiamare di opportunità/opportunismo, connesso alla strumentalizzazione politica circa i percorsi di acquisizione della cittadinanza dei migranti letti come forme di inclusione subalterna. 
In questo intervento si vuole ricollocare il tema delle MGF dentro un discorso antropologico scientifico e pubblico, cercando di ampliare il tema della modificabilità dei corpi a partire dalla storicizzazione e dal riconoscimento delle soggettività; criticare quegli approcci basati esclusivamente sulla medicina, così come sulla criminalizzazione, per evidenziarne rischi e limiti; esaminare le connessioni con le altre discipline, in  particolare con il diritto e con il suo potenziale conoscitivo.

Michela Fusaschi insegna Antropologia culturale e politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre e presso la relativa Scuola di dottorato in “Studi di Genere”.
Da due decenni compie ricerche sul tema delle modificazioni culturali del corpo. Impegnata soprattutto nel contesto italiano ed europeo, è una delle principali autrici di riferimento per l’antropologia delle cosiddette pratiche di FGM/C, proponendo un approccio interpretativo fondato sui concetti di biopolitica e di economia morale. I suoi principali campi di ricerca sono il Rwanda, il Mali e l’Italia. Ha ricevuto numerosi premi per i suoi contributi nell’ambito degli studi antropologici e di genere.

Ultimo aggiornamento: 04/03/2020 16:32
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